1. PREMESSA
La redazione del P.T.O.F. si richiama alle norme del D.P.R. n.275/1999, della Legge, n. 62/2000, dal D.M. n. 254/2012 e della Legge n. 107/2015.
Il P.T.O.F. è in linea con le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 e i Nuovi Scenari del 2018.
L’attuale stesura del P.T.O.F. è stata approvata dal Collegio Docenti in data e condiviso con Consiglio di Amministrazione dell’Ente gestore della scuola in data 10/11/2021 e ha valore per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024.
La Scuola dell’Infanzia fa parte della RETE SCUOLE FISM di Cuneo.
Offre un servizio formativo ed educativo attento alla crescita armoniosa di ogni Bambino nel rispetto dei suoi tempi di crescita e delle singole peculiarità.
Il Bambino è accolto nella sua “centralità” secondo le esigenze sociali, culturali e delle orme ministeriali avendo sempre presente:
- un progetto condiviso attraverso il Patto di Corresponsabilità
- attenzione e accoglienza.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento espressivo dell’identità della scuola che rende trasparente e leggibile ciò che si fa e il perché lo si fa, sia dal punto di vista didattico e pedagogico sia dal punto di vista organizzativo e gestionale.
Come ogni progetto comporta la formulazione di un programma di base che sia risposta e rilevazione di un bisogno e deve essere allo stesso temo controllabile ma anche flessibile, quindi suscettibile di modifiche in itinere.
Infatti la sua elaborazione avviene sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola ed è stato strutturato in maniera da adeguarsi nel tempo, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione all’esplicitarsi delle nuove esigenze educative e formative e delle risorse economiche e di personale messe a disposizione della scuola.
Per essere attuale ed efficace il P.T.O.F. non può non partire dall’analisi delle esigenze concrete dell’utenza e delle risorse disponibili.
L’idea di apprendimento si è modificata negli anni per meglio adattarsi alle esigenze della società; non più un pacchetto di conoscenze da trasmettere ma un’acquisizione concreta delle competenze legate alla Cittadinanza, che permettano all’individuo di inserirsi in una società sempre mutevole complessa caratterizzata da multiculturalità e pluralismo.
La nostra scuola promuove un percorso di crescita caratterizzato dall’acquisizione di valori quali la consapevolezza di sé, la responsabilità personale, il rispetto per gli altri, la cooperazione e il lavoro di gruppo prendendo spunto da concetti della Pedagogia maieutica, realizzando i propri progetti in ambienti “fisici” ed “emotivi” che abbraccino, in un’ottica sistemica, il bambino con la sua famiglia e le Insegnanti.
2. PRESENZA SUL TERRITORIO
La Scuola dell’Infanzia ““N.S. del Suffragio”” svolge il suo compito educativo sul territorio Albese sin dal 1924 grazie all’Opera della Congregazione delle Suore Minime di N.S. del Suffragio. Nello specifico si trova in una Frazione della città di Alba, denominata Mussotto.
Nel 2007 la Congregazione decise di ritirare le proprie consorelle da Alba, ma chiudere la Scuola significava perdere un punto di riferimento per la Comunità.
Fu grazie all’amicizia e al rispetto reciproco sviluppatisi in anni di collaborazione che la Congregazione delle Suore Minime di N.S. del Suffragio chiese alla Cooperativa di assumere la Gestione della Scuola.
Ciò avvenne nel 2008 e con il cambio di Ente Gestore la Scuola ha mantenuto la parità scolastica ottenuta nel 2001 (Prot. 488/3505 del 28/02/2001).
La Società Cooperativa Sociale “Progetto Emmaus” oltre alla gestione della Scuola dell’Infanzia, opera sul territorio albese e braidese nel campo della psichiatria e della disabilità attraverso la gestione di:
- strutture residenziali per disabili e pazienti psichiatrici in convenzione con le varie ASL ed i Servizi Socio Assistenziali;
- servizi territoriali e di educativa territoriale; assistenza scolastica;
- assistenza presso terzi.
La Cooperativa è certificata ISO 9001 dal febbraio 2004
Pur nel cambiamento, la finalità dell’Ente Gestore è quella di proseguire una lunga tradizione educativa che continua nel desiderio di genitori ed insegnanti di individuare la nostra scuola quale luogo che interagisca con il contesto culturale e che sia portatore di quella concezione della vita che ha origine nell’esperienza cristiana.
La Scuola è aperta a tutti coloro che accettano il Progetto educativo ed il Piano dell’Offerta Formativa della scuola.
3. LE RISORSE
La gestione delle risorse del personale, economiche, degli immobili e degli spazi delle attrezzature viene fatta secondo il progetto educativo e con la dovuta trasparenza, in modo da coinvolgere tutte le componenti della comunità educativa della scuola.
L’ente gestore della scuola è una Coop Sociale no profit.
Il Bilancio della cooperativa e di conseguenza la parte riguardante la scuola è redatto secondo le normative fiscali cui è assoggettato l’ente; il bilancio è pubblico e può essere messo a disposizione su richiesta o dal 2021 direttamente sul sito della Scuola come adempimenti dettati dalla LEGGE 106 del 23/07/2021.
a. PERSONALE
- GIRASOLI 1 DOCENTE
- PAPAVERI 1 DOCENTE
- 1 ASSISTENTE EDUCATRICE E 1 VOLONTARIA SERV CIVILE IN COMPRESENZA A TURNO
- 1 BIDELLA
- 1 RESPONSABILE DELEGATA DAL PRESIDENTE CON FUNZIONI DI DIRETTRICE
- Legale rappresentante: Dott. Alberto BIANCO
- Direttrice delegata: Dott.ssa Doriana CENCIO
- Coordinatrice Didattica: Cristina PIAMPIANO
- Segreteria scolastica: Dott.ssa Doriana CENCIO
- Segreteria Amministrativa: si fa riferimento alla sede di Cooperativa
- Mensa: contratto con la ditta Sodexo.
Il collegio docenti è finalizzato a:
- approfondire le ragioni delle scelte educative ed organizzative
- comunicare le osservazioni per un giudizio comune
- condividere le valutazioni
- verificare le ipotesi
- permettere la formazione in servizio.
Perché questo si mantenga in linea con il mutare del contesto sociale in cui la scuola opera diventa essenziale l’AGGIORNAMENTO delle INSEGNANTI che si struttura a partire dai bisogni e dalle domande che emergono nella pratica della scuola, laddove si evidenziano aspetti da approfondire.
Il Collegio docenti partecipa ai corsi e ai seminari periodicamente proposti dalla FISM-CUNEO riguardanti temi di attualità scolastica e di approfondimento psicopedagogico e metodologico. Inoltre la Cooperativa Sociale Progetto Emmaus in qualità di Ente Gestore, facilita e supporta le scelte di Formazione e Supervisione anche individuale delle Insegnanti.
È presente un Piano Formativo annuale concordato con Ente Gestore ed Insegnanti e che può coinvolgere anche il personale ausiliario.
Ai sensi della legge g) comma 4 art 1 legge 62/2000 nella nostra scuola svolge servizio personale docente fornito dei requisiti necessari (comma 5).
I contratti applicati sono ad oggi 2: quello FISM e quello delle Cooperative Sociali.
Le docenti ed il personale tutto sono a conoscenza del mansionario specifico per il proprio ruolo all’interno della Scuola e vi un costante monitoraggio e scambio con la Direttrice e/o la Responsabile Risorse Umane della Cooperativa, inclusi momenti di valutazione del proprio ruolo e delle competenze. È’ in definizione un regolamento interno più specifico per le figure legate alla scuola.
b. GENITORI
In continuità con l’approccio del precedente gestore e secondo un approccio sistemico riteniamo la Famiglia una risorsa fondamentale per realizzare il progetto educativo sulla base di scelte condivise, coordinate e coerenti, in ordine agli atteggiamenti agli stili di vita e ai comportamenti.
La scuola ha quindi una particolare attenzione ai momenti di incontro e confronto con le Famiglie; propone percorsi formativi che emergono dalle loro specifiche che emergono dalle risposte ai questionari di soddisfazione annuali; agevola momenti di confronto con le insegnanti, favorisce l’incontro anche informale delle famiglie.
c. IMMOBILI, SPAZI, STRUTTURE E ATTREZZATURE
Ai sensi della lettera b) comma 4 art unico legge 62/2000 la nostra Scuola è dotata di spazi esterni e interni, aule e attrezzature e arredi proprie di una scuola dell’infanzia.
I locali della scuola sono ampi, luminosi, puliti e accoglienti.
La struttura è arricchita da 2 ampi spazi all’aperto di cui uno è un ampio parco verde viene identificato con 3° aula, in quanto in esso e nell’orto annesso vengono spesso svolte attività didattiche che rimandano alla pedagogia della “outdoor education”
La piantina dei locali è affissa nelle aule e disponibile in sede ente gestore.
Ulteriori informazioni più specifiche sono contenute nella Carta dei Servizi che si allega solitamente all’atto dell’iscrizione.
d. RISORSE FINANZIARIE
La retta della scuola è commisurata alle necessità di bilancio valutate dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ed è calcolata in base ai costi effettivi di gestione.
Ai fini della trasparenza amministrativa, come accade nella dichiarazione di funzionamento inviata in regione ogni anno si indica come proprietario la Congregazione delle Suore Minime di N.S. del Suffragio.
Alla Cooperativa è affidata la gestione amministrativa della scuola e l’assunzione del personale con le relative disposizioni per la contribuzione.
Il rendiconto amministrativo della scuola viene distinto da quello complessivo dell’ente gestore.
4. L’OFFERTA FORMATIVA
Il quadro si riferimento della Offerta Formativa è racchiusa nelle indicazioni nazionali del 2012 e Nuovi scenari del 2018.
Ogni bambino che inizia a frequentare la nostra scuola viene “conosciuto” tramite un colloquio iniziale con la famiglia e attraverso l’osservazione e l’interazione con insegnante e gruppo classe.
Vengono utilizzate griglie di osservazione che agevolano l’insegnante nella lettura delle competenze in entrata e per identificare, all’interno della classe, le peculiarità di ogni bambino.
Le competenze avranno una progressione nei 3 anni di permanenza a scuola, ogni bambino con il proprio ritmo di apprendimento e crescita e i propri punti di forza. Tali elementi vengono condivisi nel collegio docenti e con le Famiglie attraverso costante dialogo e confronto.
Al termine della frequenza della scuola dell’infanzia viene redatta una scheda di “Valutazione delle competenze” che sarà condivisa con gli insegnanti della primaria.
Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
La nostra scuola dell’infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.
Pertanto promuoviamo una Offerta Formativa che comporti:
- il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l’uguaglianza di tutti i cittadini;
- l’uguaglianza delle opportunità educative e formative;
- il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
- l’accoglienza e l’inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici);
- la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose;
- lo sviluppo delle competenze (*), i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e l’apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno;
- la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall’offerta formativa specifica delle singole realtà scolastiche;
- l’apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l’intera comunità e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale.
a. I PRINCIPI DELLA PROPOSTA EDUCATIVA
1) IL BAMBINO E LA SUA FAMIGLIA
Il bambino è “uno” che pensa, che è capace di un giudizio, che prova desideri, che ha attese.
Per questo non pensiamo ad un modello di bambino precostituito, ma valorizziamo ogni bambino per quello che realmente è, ne sollecitiamo la curiosità sì che l’incontro con la realtà diventi stupore e desiderio di conoscere.
Ogni aspetto della sua persona viene così preso in considerazione perché ognuno cresca avendo stima di sé e delle sue possibilità.
Egli ha la radice e il principale riferimento nella sua famiglia. Essa è il primo luogo nel quale impara a vivere e a stare di fronte alla realtà. All’ingresso nella scuola dell’infanzia ha già una sua storia personale che gli consente di possedere un patrimonio di atteggiamenti e capacità. Egli è un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, capace di interagire con i coetanei e adulti al di fuori dei legami parentali.
2) IL COMPITO DELLA SCUOLA
La scuola dell’infanzia si pone come uno dei primi aiuti alla responsabilità educativa della famiglia. Per questo curiamo in modo particolare sia il momento del distacco per l’inserimento sia, nell’arco degli anni, il rapporto con la famiglia come fonte di identità e ricerca di un cammino adeguato ad ogni bambino. La scuola dell’infanzia rappresenta per quasi tutti i bambini il primo luogo, diverso dalla casa, in cui vivere con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno.
Questo passaggio può rappresentare un momento piacevole e rassicurante di crescita solo se la scuola è capace di accogliere ciascun bambino, aiutandolo a trovare, nell’incontro con nuove persone e con un nuovo ambiente, un riferimento che lo rassicuri, ponendosi in continuità con la famiglia e offrendo l’apertura a nuove esperienze.
Le famiglie dal canto loro possono vivere con timori e resistenze il momento del distacco; ecco che la nostra scuola propone loro momenti di incontro in parallelo alla fase di inserimento dei propri figli al fine di condividere, confrontare le proprie esperienze ed accogliere i propri dubbi e le proprie aspettative.
3) L’INSEGNANTE
Se il vero apporto che la scuola dell’infanzia deve dare è il “favorire un gioioso interessamento alla realtà”, l’insegnante deve essere persona ricca di senso della realtà stessa, persona che vive la propria esperienza umana e per questo desiderosa di comunicarla rendendo affascinante il cammino del bambino e accompagnandolo nei passi quotidiani fatti di gioco, esplorazione, amicizia e conquiste.
4) IL METODO
Il metodo educativo è la strada che aiuta il bambino a sviluppare tutte le strutture individuali fino alla loro realizzazione integrale in una relazione sistemica, una rete composta da vari attori che vivono la crescita del bambino (famiglia, insegnanti e pari).
Il nostro metodo si ispira alla pedagogia maieutica che trovano in evidenza in alcune parole chiave: esperienza, programmazione.
L’ ESPERIENZA che non può essere insegnata ma vissuta. Abbiamo verificato, che il bambino piccolo ha bisogno che ogni proposta parta da un’esperienza concreta, sensibile, sperimentabile, in cui il bambino viva da protagonista. Non è solo il “fare”, ma è creare le condizioni perché il bambino possa compiere un passo in più nella consapevolezza di ciò che gli accade.
La PROGRAMMAZIONE prende avvio da una posizione intenzionale dell’adulto ma è qualificata da ciò che accade “mentre” l’azione si svolge. Ciò che accade rappresenta il “cuore” imprevedibile della didattica rispetto al quale l’adulto ha un compito di osservazione e riflessione, è questo che segna il passo per una nuova proposta.
b. LE PAROLE CHIAVE DELLA NOSTRA SCUOLA
1) IL TEMPO
Il tempo e lo spazio della scuola sono il contesto quotidiano nel quale l’educatrice e i bambini vivono la loro esperienza.
A scuola il bambino sperimenta il “tempo” nello scorrere della giornata: un “tempo” dato dalla successione di momenti, ognuno dei quali collegato all’altro; ogni giornata tende a ripetere con metodicità gli stessi momenti così da creare punti stabili di riferimento. In questa dimensione tutto acquista significato e ciascun bambino sperimenta la sicurezza di sapere dov’è, con chi è e cosa può fare.
La routine quotidiana diventa così per il bambino l’incontro con un tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso e previsto che, garantendo una sicurezza, stimola all’esplorazione e alla scoperta. L’accoglienza, la cura di sé, il pranzo, il gioco, le diverse proposte dell’adulto sono tutti momenti educativi; l’educatrice infatti è quindi tesa a valorizzare ogni circostanza e istante della giornata.
2) L’ACCOGLIENZA
Tante sono le sfaccettature della parola ACCOGLIENZA:
- l’accoglienza riferita ai nuovi ingressi (il colloquio di conoscenza, festa dell’accoglienza, l’inserimento graduale);
- l’accoglienza ai “veterani” (alcuni giorni tutti per loro per ritrovarsi e riconoscersi);
- l’accoglienza della routine mattutina (ogni momento della giornata è importante e i tempi del mattino danno l’avvio alla giornata e devono essere curati);
- l’accoglienza alle famiglie nei momenti di difficoltà o incertezze (il colloquio di conoscenza, qualsiasi momento su richiesta e non “sulla porta”, i colloqui individuali durante l’anno, le serate genitori).
È un momento importante e delicato perché il bambino arrivando a scuola deve percepire che qualcuno lo attende e lo introduce nell’incontro con i compagni e l’ambiente.
È lo spazio e il momento di ritrovo di tutti i bambini insieme all’adulto. Ci si saluta, si vede chi c’è e chi non c’è, ci si racconta, l’adulto fa la sua proposta. È il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte di una compagnia. Questo accade in due momenti:
- l’arrivo, due parole scambiate con i genitori ed il gioco libero nel salone dell’accoglienza (la cucina, le costruzioni, il disegno il travestimento);
- nel passaggio in classe con l’insegnante, i Bambini iniziano la giornata ringraziando il Signore per la bellezza del mondo che ci circonda, cui segue un breve spuntino che li prepara ad iniziare con energia la giornata.
Viene identificato a turno un “incaricato” che supporterà l’insegnante nel momento dell’appello quando i bambini, tutti insieme, rispondendo “sono presente” vengono aiutati a prendere coscienza di sé e a stare di fronte alla proposta dell’adulto.
L’arrivo a scuola, l’accoglienza nella “quotidianità” deve essere rispettosa del contesto scuola (tempi dei bambini, tempi delle insegnanti). Saluti troppo frettolosi o troppo lunghi non favoriscono il sereno distacco e l’avvio della giornata.
5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Viene condiviso e sottoscritto ogni anno un patto di corresponsabilità scuola-Famiglia che sottende a quanto di seguito specificato.
a. L’INSERIMENTO DEL BAMBINO A SCUOLA
L’attenzione a ogni bambino, riconosciuto nella sua unicità, inizia nel momento in cui i genitori si rivolgono alla scuola per iscrivere il proprio figlio.
Un colloquio con la Coordinatrice Didattica e/o la Responsabile della Scuola ha lo scopo di cogliere le domande dei genitori e di verificare la corrispondenza con la proposta educativa della scuola.
A giugno, durante la Festa dell’Accoglienza viene consegnato ai Genitori un piccolo questionario relativo ad informazioni sulla gravidanza e la crescita del bambino, da riconsegnare entro il mese. A settembre, prima dell’inizio della frequenza, i genitori incontrano nuovamente le insegnanti: è un momento importante dove prende il via il rapporto di fiducia reciproca essenziale per la vita del bambino a scuola. Viene inoltre offerta la possibilità di partecipare ad incontri serali con la Psicologa della scuola per approfondire dal punto di vista dei Genitori il tema del distacco e dell’inserimento, per fronteggiare insieme agli altri genitori eventuali difficoltà e preoccupazioni.
L’ ingresso e la permanenza a scuola nel primo periodo di inserimento ha una scansione graduale nel tempo che rispetta il bisogno di sicurezza di ciascun bambino e di ciascuna Famiglia.
b. INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA
La famiglia conosce la nostra proposta formativa al momento dell’iscrizione ma è in un secondo momento che si struttura e si rende “vincente” il rapporto di fiducia Scuola-Famiglia. Ciò accade in diversi momenti:
- l’intervista ai genitori che in parte ricalca gli argomenti della scheda di accoglienza, ma che ci è parso potesse essere un’occasione per ripensare alla nascita crescita e del proprio bimbo/a che si sta per affacciare alla società senza l’ansia di un colloquio più strutturato;
- Il Colloquio d’ingresso per conoscere la storia e le abitudini dei bambini nuovi e per instaurare un rapporto di fiducia reciproca (si integrano insieme le informazioni già ricevute tramite l’intervista in modo più discorsivo ed informale).
c. INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Nei casi di svantaggio o disadattamento o handicap si procede ad elaborare un progetto integrato per il conseguimento dell’autonomia, dell’identità e per l’acquisizione delle competenze motorie-linguistiche-intellettive, attraverso la predisposizione di metodologie e strategie particolari. Il progetto integrato prevede:
- sul piano organizzativo la scuola stabilisce rapporti con la famiglia e con le agenzie socio-sanitarie del territorio. Deve rendere flessibili i tempi e gli spazi di lavoro per permettere la diversificazione degli interventi educativi/didattici;
- Nel corso del triennio 2019/2022 saranno istituiti in modo più formale i GLI e se ne concorderà all’interno del collegio docenti le modalità più efficaci perché tale organo sia funzionale alle esigenze della scuola;
- sul piano pedagogico/didattico la scuola stabilisce momenti di collegialità tra famiglia, insegnanti, operatori specializzati, coordinatrice, al fine di:
- osservare il bambino dal punto di vista psico-fisico, cognitivo, relazionale;
- intervenire tempestivamente per diminuire scompensi e favorire recuperi possibili;
- controllare efficacia/efficienza delle modalità operative per progettare e sviluppare ulteriori interventi integrati e individualizzati.
6. PERCORSI FORMATIVI
a. IRC: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della Religione nell’ambito della Scuola dell’Infanzia concorre alla formazione a allo sviluppo armonioso della personalità del bambino, nell’ottica di una crescita equilibrata e tranquilla. Le attività proposte permettono un’apertura alla dimensione religiosa contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui i bambini sono portatori.
Negli anni due insegnanti hanno ottenuto il riconoscimento previsto per Legge per l’insegnamento della Religione Cattolica e sono state incaricate di insegnarlo in entrambe le sezioni presenti nella scuola, e non solo nella classe in cui la stessa Insegnante è Titolare di Cattedra.
In assenza di Insegnanti con tali requisiti (dovute ad assenze per maternità) la Scuola si è attivata per una stretta collaborazione con la Parrocchia di appartenenza per l’individuazione di Diaconi o Sacerdoti o Consacrate che potessero garantire tale insegnamento.
b. LABORATORI
- Play with english (34-5 anni)
- Lab Musicale (3-4-5 nni)
- Lab HIP HOP ( 3-4-5 anni)
- LABORATORI DI PRE-SCOLASTICA 5 anni
- BIBLIOTECA (3-4-5 ANNI)
- PROGETTO ACCOGLIENZA. (3 ANNI)
- PROGETTO AUTONOMIA E REGOLE
I Progetti dei laboratori sono aggiornati annualmente e possono essere gestiti da personale interno o da consulenti esterni.
Inoltre, in un nel rendere concreta la relazione con il territorio in un’ottica educativa ispirata dalla “outdoor education” si promuovono:
c. LE USCITE DIDATTICHE
Costituiscono per il bambino la possibilità di venire in contatto con ambienti e situazioni che arricchiscono la proposta didattica. Rappresentano inoltre un modo guidato per osservare il mondo e conoscere cose nuove.
Ogni anno se ne svolgono alcune specifiche per fasce di età (vendemmia; libreria, Biblioteca; gita di fine anno; Teatro; etc.) ed almeno una che coinvolge l’intera scuola.
d. LA PARTECIPAZIONE A EVENTI SUL TERRITORIO
Negli anni accadono eventi che possono contribuire a rendersi “visibili” all’esterno LA scuola risponde alle sollecitazioni vivendo con i bambini esperienze didattiche in contesti alternativi, in un’ottica del vivere la scuola anche “fuori i suoi spazi canonici”! e portando “dentro” le esperienze per rielaborarle.
Negli anni queste sono state le nostre esperienze; alcune concluse altre mantenute altre rielaborate e modificate:
- Mostre o eventi realizzati dalla Fondazione Ferrero;
- Spettacoli al Teatro Sociale di Alba all’interno della rassegna annuale “Teatro Scuola”;
- Biblioteca Civica di Alba con momenti di lettura individuale a piccoli gruppi;
- NE INTONANDO di Mussotto d’Alba;
- Esercizi commerciali del quartiere;
- Centro Benessere “SARI” di Alba per il Progetto Piscina;
- Vigile di Quartiere;
- Coop Alice e Casa Pina per occasioni ludiche e ricreative;
- Vip-Clown in Corsia con il coinvolgimento di Bambini e Famiglie;
- ne Marta e Maria;
- Informagiovani per l’attivazione di Tirocini;
- Scuole Superiori per l’attivazione dell’Alternanza Scuola Lavoro;
- ConfCooperative Cuneo per il Servizio Civile;
- Sinergie Outdoor-Le Colline di Giuca;
- Be Street;
- Istituto Comprensivo Sinistra Tanaro;
- Progetto Famigliare “Mano A Mano” (CRC).
e. LA CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA
Il progetto coinvolge i bambini del gruppo dei cinque anni e le Scuole Primarie della zona. Le insegnanti collaborano con le colleghe di altre realtà per l’organizzazione del materiale e per la giornata dell’Accoglienza che sancirà il primo incontro con la Scuola Primaria.
La Coordinatrice Didattica coadiuvata da tutte le insegnanti è poi impegnata nel delicato scambio di consegne al momento del passaggio dei Bambini dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria.
7. VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE
La valutazione è dare valore al bambino che sta facendo un cammino, aiutandolo a compiere dei passi. Si attua attraverso l’osservazione sistematica, effettuata nei momenti significativi dell’anno scolastico: l’inserimento e l’inizio anno e alla fine di ogni unità di apprendimento.
Tali osservazioni, mirate per i diversi campi di esperienza ovvero: Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo vengono utilizzate per compilare le schede Individuali, strumento per valutare sia l’aspetto formativo globale, sia il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.
La documentazione ha il valore di trattenere l’esperienza del bambino.
Per questo alla fine di ogni anno scolastico viene consegnata la raccolta degli elaborati prodotti dal bambino. Pensiamo sia un momento importante perché’ il Genitore tocca con mano il percorso svolto dal proprio bambino e il Bambino può ritrovarsi e ripercorrere a distanza le esperienze scoprendosi cresciuto!
Inoltre, a fine anno viene consegnato alle Famiglie un “questionario di soddisfazione” attraverso il quale viene risaldata la fiducia, ma altresì vengono segnalati i miglioramenti possibili, le sollecitazioni dalle quali partire in un’ottica di collaborazione fattiva scuola-famiglia
Per migliorare la comunicazione con la famiglia, oltre le tradizionali bacheche, la scuola è presente con aggiornamenti costanti sul sito della Coop. Sociale Progetto Emmaus.
8. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
La SCUOLA funziona dal lunedì al venerdì con moduli orario a scelta delle famiglie: 25-40-50 ore settimanali descritti all’interno del regolamento della scuola e d evidenziati sul modulo di iscrizione.
I pasti sono forniti da ditta esterna il cui menù, vidimato dall’ASL è scaricabile dal sito del Comune di Alba
Il calendario scolastico segue le indicazioni regionali, ma prevede alcune modifiche in merito all’autonomia scolastica.
Tale calendario viene condiviso con le famiglie entro il mese di giugno di ogni anno
Sono altresì consegnati alle famiglie o disponibili su richiesta:
- l’orario settimanale delle attività didattiche dei gruppi-classe e per fasce di età;
- il menù è vidimato dall’ ASL ed esposto sotto forma di calendario che viene consegnato a mano ad ogni famiglia o è scaricabile dal sito del Comune di Alba;
- il regolamento della scuola;
- il calendario scolastico per l’anno in corso;
- i progetti delle attività previste e il progetto educativo dell’anno in corso con in evidenza l’argomento scelto come filo conduttore attraverso il quale le Insegnanti guidano i Bambini nel percorso di crescita, conoscenza, consapevolezza;
- Patto di corresponsabilità Scuola-Famiglia;
- Patto di co-responsabilità sanitaria ( covid-19).
9. STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE
Ai sensi della lettera c) comma 4 art unico legge 62/2000 sono presenti le seguenti strutture di partecipazione:
- COLLEGIO DOCENTI cui compete la programmazione egli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di presentazione discussione proposta al gestore e verifica ( nb l’ente gestore delega al collegio docente la definizione di ogni linea programmatica e didattica);
- GLI: momento di analisi e confronto per l raggiungimento dei traguardi e soluzioni adeguate (attivati soprattutto in casi specifici);
- L’ Assemblea dei genitori per la presentazione, da parte delle insegnanti, delle attività annuali e l’elezione dei rappresentanti dei genitori al Consiglio di Intersezione. Tale Assemblea si riunisce almeno 2 volte durante l’intero anno scolastico;
- Il Consiglio d’Intersezione come occasione di confronto e verifica dell’esperienza che i bambini, come gruppo-classe, stanno vivendo (almeno 2 volte l’anno);
- Il Consiglio della Scuola come occasione di monitoraggio e di condivisione di proposte relativamente all’ attività della scuola (almeno 2 volte l’anno)
a. RETE DI SCUOLE
La Scuola dell’Infanzia N.S. del Suffragio è federata alla FISM provinciale di Cuneo, organismo associativo e rappresentativo delle scuole materne non statali che orientano la propria attività alla educazione integrale della personalità del bambino, in una visione cristiana dell’uomo, del mondo e della vita (art. 4 dello statuto FISM).
La scuola usufruisce del pacchetto di servizi di consulenza ed assistenza offerto dalla FISM, in ordine agli adempimenti normativi cui sono tenuti gli Enti Gestori di servizi scolastici e, attraverso il coordinamento pedagogico, delle iniziative di formazione in servizio e di consulenza pedagogica, che si espleta con funzioni diversificate:
- Supporto e coordinamento del lavoro del collegio;
- Promozione e coordinamento di progetti educativo didattici;
- Collegi di zona (scuole appartenenti alla Fism-Cuneo di dimensioni piccole che si incontrano e si confrontano);
- Possibilità di incontri formativi a carattere psico-pedagogico aperti alle famiglie tenuti da esperti (interni o esterni la Scuola);
- collaborazione con gli Istituti Comprensivi delle Città di Alba e dei paesi limitrofi.
10. DOCUMENTI
La comunità scolastica possiede:
- regolamento della scuola
- mansionario per ogni figura specifica
- regolamento disciplinare docenti (in fase di definizione)
- documento valutazione dei rischi
- organigramma della cooperativa e carta dei servizi
- Funzionigramma della Scuola
- Documento tenuta sotto controllo dei corsi obbligatori
- bilancio sociale dell’ente gestore
- documenti tutela privacy
La revisione e l’approvazione del PTOF avviene annualmente e collegialmente al termine di ogni anno scolastico e approvato entro il mese di novembre di ogni anno scolastico.
Il Legale Rappresentante
Dotto Alberto Bianco
La Direttrice
Dottsa Doriana Cencio
La Coord Didattica
Cristina Piampiano